“Se puoi sognarlo, puoi farlo” è la celebre frase attribuita (equivocamente) a Walt Disney.
Con il topolino dalle grandi orecchie c’entra ben poco però, ad Elisabetta Franchi, la citazione calza a pennello.
Dalle bancarelle del mercato bolognese alle sfilate di alta moda, ecco come Elisabetta Franchi ha sviluppato e fatto crescere il suo personal brand.

“In una società in cui c’è molta confusione, io vesto una donna molto chiara, che è ultra femminile.”
Questo articolo è stato scritto da Marketing Semplice

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Chi è Elisabetta Franchi
8 dicembre 1968, Bologna, nasce Elisabetta Franchi, quarta di cinque figli. Cresce in una famiglia umile che con molto sacrificio riesce ad arrivare a fine mese.
Già a cinque anni era una piccola donna di casa, lavava, stirava, puliva, indotta dall’animo del “darsi da fare” che ancora oggi possiamo considerare il suo mantra. Il compagno di sua madre, che lei considerava un padre all’età di sei anni, aveva il vizio dell’alcool.
I suoi ricordi sono costellati da macchine della polizia sotto casa e le sfuggite con la madre perché lui diventava troppo violento, momenti difficili che segnano una persona per tutta la vita.
Iniziò a lavorare dai sedici anni, inizialmente alla bancarella di intimo del mercato e poi come commessa, professione che poi l’aiuterà nel capire la clientela nel corso della sua carriera. Infanzia e prima adolescenza difficili che la stilista non ha mai nascosto e che, probabilmente, l’hanno plasmata e formata per affrontare con forza e con la grinta di una tigre l’impetuoso mondo della moda.
Gli albori del marchio
Nel 1996 apre un piccolo atelier dove comincia a dar vita alle sue idee creative ed iniziare quella, che sarebbe stata poi, la professione della vita. Fin da piccolina Elisabetta ha avuto una grande propensione per la moda.
Con stoffe trovate per caso creava e cuciva abiti per la sua bambolina di pezza, Betty, che nel 2015 diventa mascotte e viene lanciata sul mercato con addosso gli abiti del marchio. Betty è stata la sua compagna di vita, tanto che nel 1998 fonda Betty Blue s.p.a. con suo marito, grande amore ed imprenditore Sabatino Cennamo da cui avrà la prima figlia, Ginevra.
E’ stato lui il primo a credere nel sogno di Elisabetta ed inizialmente a finanziarla, insieme lavorarono costantemente per dare vita alla società e lanciare la sua prima linea Celyn B., Celyn che ricorda lo stile ricercato parigino e B. come il suo diminutivo “Betta”.
Sabatino è stato per Elisabetta come la fata turchina per Cenerentola, l’ha inserita nel mondo che le sta a pennello e da ciò ha creato un capolavoro, senza né magia né “fronzoli” ma con tanta dedizione e duro lavoro. Purtroppo, nel 2008, dopo 17 anni insieme, lascia lei e sua figlia per una malattia, ancora oggi, avvolta da una grandissima emozione, lo ricorda come il fautore del brand.



La nascita di Elisabetta Franchi
Nel 2012 il marchio Celyn B si trasforma definitivamente in Elisabetta Franchi e già conta numerosissimi store all’estero. La stilista riesce ad affascinare il popolo femminile con i suoi abiti destinati a una donna allo stesso tempo sensuale, romantica e graziosa.
In una società e in una moda che cambiano, lei è rimasta sempre fedele al “luccichio” e al potere di una donna che con un abito può prendere la forma che vuole, da donna d’affari chic a una donna elegantissima pronta per il red carpet.
Tutti i capi sono apprezzatissimi dalle clienti, oltre che fashion, vengono considerati molto comodi, infatti, la stilista usa un tessuto particolare, che si porta “come una seconda pelle”, quasi diventato un brevetto. L’azienda è sempre rimasta in Italia, anche nei tempi di crisi ha sempre creduto nel Made in Italy come un emblema e un punto fondamentale per emergere sulla concorrenza internazionale.
Dietro tutte le collezioni si trova una stilista, che con una grande testardaggine, impegno e duro lavoro quotidiano è riuscita a costruire un impero e trasmette la sua passione in ogni suo abito, in ogni sua sfilata ed in ogni sua intervista.
Oggi il brand conta 1.100 negozi multimarca e 80 monomarca, anche dislocati in mercati difficili come Cina, Russia ed Emirati Arabi, nelle città più importanti nel mondo, arrivando, nel 2017, ad oltre 100 milioni di euro di ricavi.
Elisabetta, la famiglia e il social(e)
Con la nascita del brand, Elisabetta Franchi, ha iniziato la collaborazione con la LAV (Lega Anti Vivisezione), eliminando così tutti i tessuti, ed altri derivati, di origine animale dalle sue collezioni.
Fin da piccola è cresciuta con gli animali e gli adora tutti (anche se i ragnetti un po’ meno), infatti, ora convive con i suoi cinque cagnolini e permette ai suoi collaboratori di portare a lavoro gli amici a quattro zampe.
Mamma di Ginevra e del piccolo Leone ma anche compagna di vita di Alan Scarpellini, il suo fidanzatino da diciottenne, che dopo anni si sono ritrovati e la scintilla è scattata nuovamente.
Elisabetta Franchi 2.0
Elisabetta è una donna con un’attitude unica, mischiata al carattere bolognese, la rendono spigliata e sempre sul pezzo.
Non per niente sui social è molto attiva e molto seguita, conta 2 milioni di follower su Instagram, dove quotidianamente racconta la sua vita di donna, di mamma ed imprenditrice.Nell’estate del 2019 è uscito il suo documentario mandato in onda da Real Time dove racconta la sua storia e la sua passione dopo venti anni di carriera e una festa dei cinquant’anni degna di una regina.
Nello stesso periodo ha annunciato il suo sbarco in borsa, fase importante per il marchio che ora punta ancor di più all’internazionalizzazione, in un mondo che sta diventando sempre più interconnesso.
Inoltre, è già in programma il lancio di vari e-commerce internazionali, dopo che quello italiano ha ricevuto un grande successo.
Elisabetta, persona, donna, stilista di forte carattere che con il suo pathos fa sognare, emozionare e credere nei propri sogni. Ci insegna, che nella vita, le avversità vanno attraversate di petto, che tanto “ciò che non uccide, fortifica”, e, cogliendo l’attimo, fanno arrivare al successo e alla realizzazione personale.
“Se puoi sognarlo, puoi farlo” è la celebre frase attribuita (equivocamente) a Walt Disney.
Con il topolino dalle grandi orecchie c’entra ben poco però, ad Elisabetta Franchi, la citazione calza a pennello.
Dalle bancarelle del mercato bolognese alle sfilate di alta moda, ecco come Elisabetta Franchi ha sviluppato e fatto crescere il suo personal brand.

“In una società in cui c’è molta confusione, io vesto una donna molto chiara, che è ultra femminile.”
Chi è Elisabetta
8 dicembre 1968, Bologna, nasce Elisabetta Franchi, quarta di cinque figli.
Cresce in una famiglia umile che con molto sacrificio riesce ad arrivare a fine mese.
Già a cinque anni era una piccola donna di casa, lavava, stirava, puliva, indotta dall’animo del “darsi da fare” che ancora oggi possiamo considerare il suo mantra.
Il compagno di sua madre, che lei considerava un padre all’età di sei anni, aveva il vizio dell’alcool.
I suoi ricordi sono costellati da macchine della polizia sotto casa e le sfuggite con la madre perché lui diventava troppo violento, momenti difficili che segnano una persona per tutta la vita.
Iniziò a lavorare dai sedici anni, inizialmente alla bancarella di intimo del mercato e poi come commessa, professione che poi l’aiuterà nel capire la clientela nel corso della sua carriera.
Infanzia e prima adolescenza difficili che la stilista non ha mai nascosto e che, probabilmente, l’hanno plasmata e formata per affrontare con forza e con la grinta di una tigre l’impetuoso mondo della moda.

Quando tutto ebbe inizio
Nel 1996 apre un piccolo atelier dove comincia a dar vita alle sue idee creative ed iniziare quella, che sarebbe stata poi, la professione della vita.
Fin da piccolina Elisabetta ha avuto una grande propensione per la moda. Con stoffe trovate per caso creava e cuciva abiti per la sua bambolina di pezza, Betty, che nel 2015 diventa mascotte e viene lanciata sul mercato con addosso gli abiti del marchio.

Betty è stata la sua compagna di vita, tanto che nel 1998 fonda Betty Blue s.p.a. con suo marito, grande amore ed imprenditore Sabatino Cennamo da cui avrà la prima figlia, Ginevra.
E’ stato lui il primo a credere nel sogno di Elisabetta ed inizialmente a finanziarla, insieme lavorarono costantemente per dare vita alla società e lanciare la sua prima linea Celyn B., Celyn che ricorda lo stile ricercato parigino e B. come il suo diminutivo “Betta”.

Sabatino è stato per Elisabetta come la fata turchina per Cenerentola, l’ha inserita nel mondo che le sta a pennello e da ciò ha creato un capolavoro, senza né magia né “fronzoli” ma con tanta dedizione e duro lavoro.
Purtroppo, nel 2008, dopo 17 anni insieme, lascia lei e sua figlia per una malattia, ancora oggi, avvolta da una grandissima emozione, lo ricorda come il fautore del brand.
La nascita di Elisabetta Franchi
Nel 2012 il marchio Celyn B si trasforma definitivamente in Elisabetta Franchi e già conta numerosissimi store all’estero. La stilista riesce ad affascinare il popolo femminile con i suoi abiti destinati a una donna allo stesso tempo sensuale, romantica e graziosa.
In una società e in una moda che cambiano, lei è rimasta sempre fedele al “luccichio” e al potere di una donna che con un abito può prendere la forma che vuole, da donna d’affari chic a una donna elegantissima pronta per il red carpet.

Tutti i capi sono apprezzatissimi dalle clienti, oltre che fashion, vengono considerati molto comodi, infatti, la stilista usa un tessuto particolare, che si porta “come una seconda pelle”, quasi diventato un brevetto.
L’azienda è sempre rimasta in Italia, anche nei tempi di crisi ha sempre creduto nel Made in Italy come un emblema e un punto fondamentale per emergere sulla concorrenza internazionale.

Dietro tutte le collezioni si trova una stilista, che con una grande testardaggine, impegno e duro lavoro quotidiano è riuscita a costruire un impero e trasmettendo la sua passione in ogni suo abito, sfilata ed intervista.
Oggi il brand conta 1.100 stores multimarca e 80 stores monomarca, dislocati nelle città più importanti al mondo ma anche in mercati difficili come Cina, Russia ed Emirati Arabi, arrivando ad un fatturato di oltre 100 milioni di euro all’anno.
Elisabetta, la famiglia e il social(e)
Con la nascita del brand, Elisabetta Franchi, ha iniziato la collaborazione con la LAV (Lega Anti Vivisezione), eliminando così tutti i tessuti, ed altri derivati, di origine animale dalle sue collezioni.
Fin da piccola è cresciuta con gli animali e gli adora tutti (anche se i ragnetti un po’ meno), infatti, ora convive con i suoi cinque cagnolini e permette ai suoi collaboratori di portare a lavoro gli amici a quattro zampe.
Mamma di Ginevra e del piccolo Leone ma anche compagna di vita di Alan Scarpellini, il suo fidanzatino da diciottenne, che dopo anni si sono ritrovati e la scintilla è scattata nuovamente.
Elisabetta 2.0
Elisabetta è una donna con un’attitude unica, mischiata al carattere bolognese, la rendono spigliata e sempre sul pezzo.
Non per niente sui social è molto attiva e molto seguita, conta 2 milioni di follower su Instagram, dove quotidianamente racconta la sua vita di donna, di mamma ed imprenditrice.
Nell’estate del 2019 è uscito il suo documentario mandato in onda da Real Time dove racconta la sua storia e la sua passione dopo venti anni di carriera e una festa dei cinquant’anni degna di una regina.
Nello stesso periodo ha annunciato il suo sbarco in borsa, fase importante per il marchio che ora punta ancor di più all’internazionalizzazione, in un mondo che sta diventando sempre più interconnesso.
Inoltre, è già in programma il lancio di vari e-commerce internazionali, dopo che quello italiano ha ricevuto un grande successo.
Elisabetta, persona, donna, stilista di forte carattere che con il suo pathos fa sognare, emozionare e credere nei propri sogni.
Ci insegna, che nella vita, le avversità vanno attraversate di petto, che tanto “ciò che non uccide, fortifica”, e, cogliendo l’attimo, fanno arrivare al successo e alla realizzazione personale.