La più che centenaria azienda Swarovski sta puntando sul lusso e su un nuovo ridimensionamento, che si rivolgerà soprattutto alla strategia marketing e all’immagine aziendale. Parliamone un po’.
Un po’ di storia e di strategy
L’azienda di famiglia Swarovski, arrivata alla quinta generazione, è nata del 1895 a Wattens, un piccolo comune austriaco, e nei suoi 126 anni di storia è riuscita sempre a trovare il posto per crescere ed espandersi.
Nel corso del tempo, durante la sua lunga storia, ha sviluppato dei key points nella sua strategia che le permettono di farsi distinguere in un settore altamente competitivo. Analizziamoli insieme.
Mantenere le tradizioni
Questo è un punto fermo che è rimasto nell’anima di Swarovski.
Dopo ancora un secolo è ancora legata alla sua terra d’origine, in cui ha ancora uno dei suoi centri produttivi.
Tradizioni e accortezze per quanto riguarda la cura del cliente non sono mai venuti a mancare, anche se, l’azienda abbia aperto un canale di vendita online. I dettagli e la gentilezza nei confronti del cliente sono sempre un caposaldo della società.
Innovazione
Fin dalla nascita è entrata molto competitiva in un mercato che lo è altrettanto. La sua produzione iniziò grazie alla brevettazione di un nuovo macchinario, registrato dal suo fondatore, Daniel Swarovski.
Anche la composizione del cristallo Swarovski è segreta. Anche per questo possiamo considerare il cristallo inimitabile, frutto di un’attenta ricerca.
Swarovski iniziò il suo percorso producendo statuette di cavalli e cigni in cristallo, piano piano nel tempo, si è estesa ai bijoux, anelli, collane, braccialetti e charm. Tutti con quella lucentezza e brillantezza uniche.
Collaborazioni
Diciamo che con le collaborazioni Swarovski si è sempre data da fare. Ne vanta molte con case di moda del settore del lusso come Chanel, Versace e Dior. E non solo, anche con moltissimi designer come Christopher Kane e Jason Wu.
Importanti collaborazioni, che hanno aiutato a far entrare le preziose statuette di cristallo in tutte le case, sono state quelle con la Disney e Warner Bros. Da queste collabs sono nati i fantastici personaggi che hanno conquistato il cuore di tutti, grandi e piccoli.
Il cambio di rotta
Swarovski ha accusato molto gli effetti della pandemia Covid-19. Dopo questo nuovo colpo basso ha iniziato a costruire una nuova strategy caratterizzata da cambiamenti radicali e tagli netti.
Diciamo che Swarovski ha sempre avuto una parte dedicata al lusso, infatti, concorre con marchi di lusso su alcuni pezzi, ed è una caratteristica che porta da sempre con sé.
Swarovski, però, ha anche una gamma di prodotti premium, con prezzi più bassi ed accessibili.
L’obiettivo dei Robert Buchbauer, discendente della famiglia Swarovski e CEO della società, è quello di eliminare la fascia mass market e puntare solo sulla fascia luxury.
Diciamo che quest’idea non è nuova, poiché, già nel 2008, è stata lanciata la linea Atelier Swarovski con prezzi a partire da €600. Successivamente, fu lanciata anche sul mercato la linea Fine Jewlery, con pezzi di altissima qualità che possono raggiungere prezzi da capogiro, anche fino a 45 mila euro!
Sicuramente sarà una decisione che farà discutere poiché, a questo cambiamento di strategy, seguiranno moltissimi licenziamenti e chiusure, che serviranno per migliorare la rete di distribuzione. Infatti, facendo due numeri, questo piano porterà alla chiusura di 750 negozi sparsi per il mondo, e il licenziamento di 6 mila posti di lavoro entro il 2023.
Un ridimensionamento drastico sia per l’azienda sia per il sociale.
Nuova creatività
Oltre al ridimensionamento per la via del lusso, l’azienda ha preso anche una nuova strada per quanto riguarda il design e la direzione creativa.
A maggio 2020, dopo 125 anni di storia, ha nominato il suo primo Direttore Creativo, o meglio direttrice. Infatti, questo importante ruolo l’ha ricoperto la fashion editor, stylist e modella Giovanna Battaglia Engelbert.
La nuova collezione della creative director è programmata per il prossimo primo di aprile, e sarà una vera e propria venerazione ai cristalli e alla loro anima pura.
Per il lancio della prossima collezione l’azienda punta anche a un rinnovamento, non solo nel prodotto, ma anche nell’immagine nel retail e, soprattutto, nel marketing.
Diciamo che Swarovski è sempre stata presente sul mercato con i suoi spot pubblicitari televisivi che ci accompagnano per ogni coerente festeggiamento.
L’unico canale su cui Swarovski ha agito meno è quello social. Sicuramente, anche se sia voluto o meno, ha creato in passato intorno all’azienda un senso di esclusività e di estraniamento dalla concorrenza.
Ma anche qui le cose, proprio in questi giorni, stanno cambiando. Infatti, nella sua pagina Instagram, anche se conta 7 milioni di followers, ha soli 13 post, dei quali 10 aggiunti da due giorni fa a questa parte e non per niente.
Questo nuovo rilancio della pagina Instagram è avvenuto per il nuovo lancio di “Wonderlab” il nuovo mondo immaginario di Swarovski dove scienza e magia si incontrano, ovviamente tutto sotto la supervisione della direttrice Engelbert.
“Ignite your dream” è il nuovo slogan di questo nuovo percorso fatto di eleganza e, allo stesso tempo, sfarzo. Anche il logo è stato ridisegnato, sempre con l’elegante cigno ma racchiuso in un delicato ottagono che ricorda la orma di un prezioso gioiello.
Per entrare e farsi abbagliare dal nuovo magico mondo di Swarovski basta andare a Milano, in Galleria Vittorio Emanuele II, dove l’azienda ha aperto il nuovo flagship store. Pareti adornate con decori importanti che danno quel tocco di magnificenza al negozio. Il cliente è proiettato in un viaggio attraverso la storia del brand.
Uno spazio innovativo al limite tra il reale e il digitale. Lampade pensate appositamente per i selfie ed schermi interattivi per immedesimarsi ancor di più nella “Wonderlab” experience. Dopo l’apertura a Milano, l’azienda prevede di aprire altri 27 punti vendita in tutto il continente.
Un’azienda centenaria che non smette mai di sorprendere attraverso lo “sbrelluccichio”. Sicuramente per il futuro di Swarovski sarà decisiva questa nuova strategia ed il tempo in tutto cio’ ha la sua parte.