Non solo una gamma assortita di preservativi colorati, che non smette mai di migliorarsi in termini di qualità, ma anche una grande storia alle spalle e una strategia di marketing da cui possiamo solo imparare. Ecco il case study su Durex.
La storia in breve
Il marchio Durex nasce a Londra, nel 1929, grazie a L.A. Jackson che già nel 1915 aveva creato una specie di piccolo ingrosso di preservativi, la London Rubber Company.
L’azienda inizialmente vendeva i preservativi importati dalla Germania ai barbieri Inglesi, poiché a quei tempi erano ancora “affari per uomini”.
Nel 1929 viene registrato il marchio Durex, derivante dal termine Durability (durata), nome molto studiato e, soprattutto, di impatto in questo ambito.
Per Durex la strada è stata abbastanza in discesa poiché grazie alla standardizzazione del processo di fabbricazione i costi si abbassarono rendendo il prodotto accessibile a tutti e con la grande crisi si cercava di contrarre le nascite. Bel connubio no?
Negli anni 50’, Durex è il promo ad utilizzare test elettronici sui preservativi, da qui l’attenzione del marchio per la qualità che ancora oggi la contraddistingue e ne fa un gran punto di forza. Infatti, fu anche il primo preservativo and avere un sigillo globale di qualità.
Anche per quanto riguarda la storia del marketing, Durex è stata la prima azienda a sconfiggere pregiudizi contro un prodotto un po’, a suo tempo, un po’ complicato. Non per niente negli anni 70 fu la prima ditta di preservativi ad essere pubblicizzata e proprio grazie alle sue campagne marketing, presenti vivamente ancora oggi, i giovani capirono l’importanza di essere protetti durante l’attività sessuale.
Nel 1996, Durex, sempre pronta e con l’occhio lungo, è, come sempre, il primo marchio di preservativi a creare il proprio sito web, oggi ne conta 42 diversi per i paesi in cui i suoi prodotti sono commercializzati.
Il Tone
Un punto di forza del marketing di Durex è il modo di approcciarsi con il proprio interlocutore.
Il “tone of voice” è molto studiato. E’ sempre molto amichevole per adattarsi al meglio ad un target giovanile però senza mai scordare della serietà degli argomenti che tratta.
Riesce sempre a spiegare ed esporre argomenti pienamente delicati, come la protezione durante il sesso o la trasmissione di malattie sessuali come se fosse il tuo amico di infanzia creando un’ampia trust tra i suoi interlocutori.
Infatti, importante per Durex è anche la mission, intorno la quale gira il suo marketing. L’educazione sessuale tra i giovani, l’azienda l’ha presa come un obiettivo più importante quasi della vendita in se’. Ed è un po’ grazie a questo che è riuscita a consolidare un’immagine di sé solida e a lungo termine.
Paese che vai, usanze che trovi. Il tono con cui l’azienda spiega e commercializza i suoi prodotti non è, ovviamente, omogeneo tra paese e paese. Il modo di affrontare determinati argomenti, in particolare quello dell’attività e protezione sessuale, è diverso tra le diverse parti del mondo. Va sempre considerato il pubblico che si ha davanti, una parola inserita male potrebbe danneggiare fortemente l’immagine aziendale.
Il Real Time Marketing
Durex è sempre riuscita a condividere post che sfruttano al massimo i temi caldi del momento e che gli hanno permesso di avere una certa notorietà su Instagram. Infatti, la pagina di Durex Italia conta più di 200 mila followers ed è sempre in continua crescita.
Il real time marketing si basa sulla capacità dell’azienda di creare contenuti collegati a un fatto o un avvenimento di cronaca diventato virale al fine di aumentare il suo engagement ed entrare nel flusso e Durex è l’emblema di questa strategia.
Ultimamente diversi brand si avvalgono del real time marketing sui social media creando una vera e propria competizione a chi riesce a creare il post più fantasioso ed attraente.
Ovviamente, il tema caldo deve avere necessariamente un collegamento con il brand o comunque il marketer deve essere bravo a crearne uno chiaro e velocemente captabile dall’interlocutore.
La strategia di marketing di Durex dovrebbe essere maestra per tutti noi. Ci insegna che è, prima di tutto, importante creare un trust tra i follower attraverso un’attenzione particolare al tono con cui ci presentiamo e, last but not least, è importante creare un piano marketing sfruttando al meglio i temi caldi e le varie waves mediatiche.