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Via carlo alfieri di sostegno 12

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Bentornata/o nel magico mondo della SEO semplice, sono Dav il Seo Specialist di Marketing Semplice ed oggi parleremo di SERP.

Cos’è la SERP, spiegata in modo semplice

In questa guida ti racconterò una storia, quella della SERP, che per comodità chiameremo Izzy.

Mettiti comodo perché sarà un viaggio avvincente e alla fine di questa guida, sarai in grado di capire alla perfezione il funzionamento della SEO e della SERP di Google.

La SERP non è altro che il risultato della pagina di ricerca, non a caso è l’acronimo di Search Engine Result Page.

Lo so che questi acronimi sono sempre molto complicati da memorizzare ma, se ti concentri sulle singole parole che lo compongono, tutto sarà subito più chiaro.

Ti ricordi quando ti ho spiegato la  SEO in modo semplice?

Ecco, adesso ti svelo il trucco per decifrare tutti gli acronimi che si celano dietro questo mondo: analizzarli parola per parola. 

Definizione SERP

Search= ricerca. 

(E fin qui…t’appost.) 

Engine = motore. 

Result = risultato 

Page = pagina. 

Ricerca, motore, risultato, pagina. 

Ovvero: risultato, pagina, motore, ricerca.

Cambiando l’ordine degli addendi, il prodotto non cambia. Dunque la SERP non è altro che il risultato di ciò che hai cercato su un qualsiasi motore di ricerca.

Significato della SERP

La SERP è composta dai risultati in cui ti imbatti quando cerchi qualcosa su un motore di ricerca. 

Ti faccio un esempio: se scrivi “Olimpiadi Tokyo 2020”, per rimanere in attualità, ti usciranno una serie di risultati legati al mondo dello sport e delle notizie. 

La SERP può anche essere manipolata da te, in base alle tue esigenze: proprio sotto la barra di Google ci sono tante voci, le quali ti permettono di compiere la ricerca per immagini, per mappe, di visualizzare video e addirittura puoi scegliere le dimensioni di cui hai bisogno dalla voce strumenti alla sezione notizie, dove solo chi rispetta il criterio di pertinenza e autorevolezza di Google, può comparire per primo.

Oltre ad essere personalizzata direttamente da noi, la SERP in base alla località e agli interessi è unica per ogni utente, Google, infatti, traccia i nostri interessi e la nostra posizione poi, in base alle nostre abitudini e preferenze, ci fa comparire esattamente i risultati di cui abbiamo bisogno. 

In parole semplici, se tendiamo spesso a cercare ristoranti BIO o vegani, anche quando saremo all’estero e cercheremo un ristorante, pur non scrivendo direttamente la parola “vegan”, Google ci farà apparire alcuni ristoranti vegani.

Se ti interessa approfondire il funzionamento dell’algoritmo di Google ti lascio qui una guida a riguardo.

Come funziona la SERP

Ora ti faccio un esempio pratico: hai presente quando devi andare a cena fuori e cerchi disperatamente ispirazione su Google per trovare il miglior sushi della città? 

Scrivendo sulla barra di Google: ”miglior ristorante + nome della tua città”.

Un po’ come come si usava nei primi anni Duemila per calcolare l’affinità di coppia:

digita “segno di lui + segno di lei” per capire se siete compatibili.

Ecco, Google fa lo stesso. Cerca la compatibilità tra quello che tu hai cercato e il mare di informazioni che trova nel suo archivio.

L’obiettivo di Google è quello di fornirti un risultato il più compatibile possibile con i tuoi interessi.

Proprio come quando compariva “Leone + Gemelli = 99% compatibili”. 

Allora sì che potevi fidarti davvero e uscire con il Gemelli/Leone di turno.

Per questo motivo, Google ha sviluppato un algoritmo (che noi chiamiamo UGO) per valutare la compatibilità tra le informazioni che lui ha a disposizione e ciò che stai ricercando.

Google seleziona e ordina al meglio tutti i risultati della tua ricerca affinché Izzy possa mostrarti ciò che ti risulta più utile. 

Che magica storia d’amore quella tra Ugo e Izzy, non trovi? (:

Dopo questa definizione che dizionario Treccani spostati proprio, nello specifico, a che cosa ti serve la Search Engine Result Page nella vita?

A cosa serve la SERP

Questa risposta è super semplice! 

La SERP serve a farti trovare, nella grande mole di informazioni del mondo, solo quelle che ti servono. 

Per aiutare Ugo a creare una SERP perfetta è stata inventata la SEO, ovvero l’ottimizzazione dei motori di ricerca.

Questo concetto lo avevo già accennato nella guida principale, but twice is megl che one, dunque, ripetiamolo insieme: la SEO serve a far apparire un sito web, un articolo, un video o qualsiasi cosa possa essere utile all’umanità, tra i primi risultati nei motori di ricerca. 

Dopo questo recap possiamo proseguire lisci. 

Partiamo da un presupposto di base: Izzy (LA SERP) funziona bene grazie agli algoritmi della SEO quindi non è discutibile il suo metodo di azione. Sappi, però, che è un po’ bipolare e ha diverse voci a cui dare retta. 

Una è quella di chiunque si voglia posizionare tra i risultati più alti della SERP, perché vende qualcosa o vuole farsi riconoscere per qualcosa, per riuscirci applica costantemente le regole della SEO grazie al durissimo lavoro di noi SEO specialist. 

L’altra voce fa capo a chiunque ricerchi, con assai poca pazienza, informazioni utili su qualcosa e/o qualcuno.

Infine c’è Ugo che impone delle regole molto serrate per mettere d’accordo l’utente che compie la ricerca e colui che, invece, vuole posizionarsi (insomma le due voci precedentemente elencate) per ottimizzare e semplificare il suo stesso lavoro, per poi potersi concedere più pause caffè, proprio come gli impiegati postali.

    Tutte le SERP del mondo

    Il mondo è bello perché è vario, sei d’accordo? 

    Al netto di questo meraviglioso luogo comune ti svelo un segreto che sanno in pochi, avvicinati!

    I motori di ricerca sono tanti, giusto? 

    Se la matematica non è un’opinione e 2+2 fa ancora 4 e tutte le altre proprietà matematiche e fisiche che sono in vigore reggono ancora l’Universo e….ok la smetto. 

    Insomma, tanti motori di ricerca diversi = tante SERP diverse.

    Ecco, l’ho detto. 

    Ogni paese ha le proprie regole e a dominare il mercato è per lo più Google, controllando il 60% delle ricerche, in Occidente. Però, non dimenticare che esiste anche Bing.

    Ma in Oriente? 

    In Russia domina Landex, mentre in Cina hanno Baidoo che non è la copia cinese del social per incontrare l’anima gemella…

    Differenti tipi di SERP

    Adesso sei pronto per affrontare la parte più complicata, prendi carta e penna.

    La tua ricerca su Google produce risultati diversificati.

    Immagina la tua pagina in veri e propri blocchi suddivisi: i primi tre risultati in alto e gli ultimi tre in fondo sono risultati a pagamento, ovvero la cosiddetta SEM. 

    In mezzo ci sono quelli organici.

    Di lato gli Snippet.

    Per riassumere: SERP organica vs SERP a pagamento.

    Molto probabilmente ora penserai che si riduca tutto ai soldi.

    “Basta pagare e finisci in alto!”

    È sufficiente che il migliore ristorante della tua città metta un annuncio su Google e finisce direttamente tra quelli consigliati per il tuo sabato sera con gli amici. 

    E invece no! E ora ti spiego il perché.

    Cos’è la SERP organica

    Supponiamo che tu stia cercando su Google delle “scarpette rosse con fiorellini neri disegnati sopra” e il tuo motore di ricerca ti fornisca molteplici risultati.

    Dopo aver bypassato i risultati a pagamento, di cui ti parlerò tra poco, l’attenzione cadrà sicuramente sui primissimi risultati organici, dove si concentra tutto il traffico della ricerca. 

    Quello è l’obiettivo finale di ogni SEO specialist.

    Quello è ciò che Ugo e Izzy hanno trovato più interessante e accattivante per te. 

    Probabilmente sarà lì che tu, in pochissimi minuti, troverai la risposta alla tua ricerca. 

    Se così non fosse, Ugo, il SEO specialist, Izzy e l’intero Universo, avranno fallito. 

    Se sei un calzolaio e realizzi scarpette rosse con fiorellini neri è importante che la tua SEO sia funzionale per farti posizionare tra quei primi risultati, di modo da facilitare il lavoro ad Ugo e Izzy, facendo guadagnare un sacco di soldi e grande fama al SEO Specialist. 

    Cos’è la SEM

    Come ogni azienda, anche Google ha bisogno di fatturare, per questo motivo ha inventato la SEM, ovvero uno spazio da affittare a chi vuole pubblicizzarsi sulla piattaforma.

    Hai presente quei mega spazi bianchi che vedi per strada, fermo al semaforo, il lunedì mattina, mezzo assonnato, con sopra stampate gigantografie di marchi notissimi? 

    Probabilmente ti sarà capitato di essere stato condizionato da uno di quelli e di aver acquistato proprio quel prodotto visto lì sopra.

    Ecco, il principio è lo stesso, solo che il cartellone pubblicitario è Google e funziona esattamente come un appalto per la cartellonistica: se lo aggiudica chi è disposto a pagare di più per ogni singolo click, da qui nasce l’acronimo CPC (cost per click). 

    In questo caso, però, pensa che bello, ad essere premiato non è chi paga di più, ma chi offre il risultato più pertinente per la chiave di ricerca che ha selezionato.

    Ovvero: se stai ricercando un monopattino rosa fluo e ci sono due annunci disposti a pagare 0,50€ a click, Google farà apparire in prima posizione l’annuncio che ha il contenuto più pertinente.

    Per contenuto intendo il “contenuto” del sito web dove finirà l’utente.

    Per questo motivo, per performare su Google, è fondamentale mantenere alta la qualità e sponsorizzare le pagine dei siti web solo su parole chiavi di ricerca pertinenti.

    Una cosa interessante è che, come per gli influencer sui social, anche Google è obbligato a segnalare le #adv.

    Per questo motivo, accanto alla SERP a pagamento, trovi la dicitura annuncio.

    Perché è importante essere nelle prime posizioni della SERP

    Oggi sono in vena di svelare un sacco di segreti di vita, oltre che di SEO.

    Ecco il prossimo: non è vero che l’importante è partecipare. Arrivare primi è l’unica cosa che conta ed è ciò a cui a ognuno di noi ambisce. 

    Ugo lo sa, Ugo ti vede. Come al solito cado nel cringe. 

    Comunque…

    Essere nelle prime posizioni della SERP è importante perché il 90% del traffico si focalizza proprio sulle prime tre voci della ricerca.

    Questo perché la concentrazione dell’utente è talmente bassa che scansiona in pochi secondi solo i primi risultati.

    Ti faccio un esempio per farti capire l’importanza di apparire nei primi risultati della SERP.

    Torniamo alla nostra ricerca di ristoranti + nome della tua città. 

    Il sabato sera si avvicina e tu non hai ancora scelto. 

    La fame incombe. 

    Così scrivi su Google “migliori ristoranti a Torino” e la tua attenzione cade subito su una magica triade.

    Si narra che, arrivare nelle prime posizioni di Google, sia il Sacro Graal di ogni SEO Specialist, poiché significa avere in pugno la quasi totalità delle ricerche. 

    In poche parole: traffico sui siti web molto elevati e performanti.

    In questo modo Google ha salvato ufficialmente il tuo sabato sera, dato che al 90% andrai a mangiare in uno di quei tre ristoranti, senza nemmeno compiere ricerche di mercato ulteriori.

    Come uscire nella SERP

    Spoiler: ecco il paragrafo markettaro di cui avevi bisogno ma che non osavi chiedere. 

    Ora che sei giunto a questo paragrafo (scopri se è un H1 un H2 o un H3 leggendo l’articolo sulla SEO) so che sei davvero, davvero, davvero interessato all’argomento. 

    Per questo motivo risponderò alla domanda che ti stai ponendo dall’inizio: come arrivo nelle prime voci della SERP? 

    È molto più semplice di quanto si possa immaginare anche se, ovviamente, in questo caso, qualche segreto dovrò tenerlo per me, altrimenti tutti farebbero i SEO Specialist, io non sarei più così utile, verrei pagato meno ecc… 

    Immagina un enorme archivio pieno di fogli, pagine e documenti…

    Fare pulizia non è mica semplice. Allora, per non rimanere dentro a scatoloni impolverati in cui nessuno guarderà mai, bisogna lavorare bene su:

    • La SEO e sui nostri amici tag title e description. Avere un sito web ben ottimizzato con una buona user experience significa essere a metà dell’opera per posizionarsi sulla SERP;
    • Curare la propria presenza su Google MyBusiness per farsi vedere da Ugo. Hai presente il detto “l’apparenza inganna”? Dimenticalo! Una bella copertina attirerà più clic;
    • Le immagini vanno indicizzate con il tag <alt> per spiegare a Ugo cosa c’è in quella foto. Anche in questo caso, Ugo non si fa prendere in giro e non puoi mettere l’immagine della regina Elisabetta e poi parlare di condotti dell’aria; 

    • Sezione mappe: la ricerca geolocalizzata è l’avanguardia per i SEO Specialist;

    • CPC: ovvero usare lo strumento di Google ADS per partecipare alle aste e cercare di arrivare più preparato dei tuoi concorrenti.

      Cosa sono gli snippet

      Stiamo imparando un sacco di cose, ma questo è un momento solenne perché sto per parlarti della mia parte preferita: gli snippet. 

      Ma quanto è bella questa parola? Mi fa pensare a… Snoopy. 

      Eh sì, se googli “snoopy snippet” ti usciranno una serie di risultati, i primi tre (ora sai che sono i preferiti di Ugo) sono dei brevi video della famosa serie tv animata Peanuts, nella quale Snoopy era uno dei personaggi. 

      Perché ti parlo di questo ora? Perché gli Snoopy Snippet sono tutte quelle strisce del fumetto, dette frammenti, per l’appunto, in cui il personaggio compariva. 

      Anche nella SERP abbiamo gli snippet, non sono altro che dei frammenti della tua ricerca. 

      Compaiono nel blocco di destra della pagina e ti mostrano una piccola parte di ciò che è correlato alla tua chiave di ricerca. Si tratta principalmente di immagini. 

      (Rientra negli snippet anche la sezione di Google My Business.)

      A questo punto mi sento di averti rivelato molto sul mio mondo; molto altro devi ancora scoprire, ma credo di averti fornito diversi strumenti per iniziare a pensare a come posizionarti bene nella SERP di Google. 

      Comunque, spero che ti sia piaciuto, se così fosse…vabbè, se ti è piaciuto, sai che cosa devi fare.

      Un abbraccio dal vostro SEO Specialist.